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Impatto dei BACS (UNI 52120) sulla prestazione energetica e sull’APE

da | 2 Lug, 24 | Normativa

La classificazione della norma UNI EN ISO 52120.

La norma UNI EN ISO 52120 definisce quattro diverse classi “BACS” (BAC = Building Automation and Control; BACS = BAC System) di efficienza energetica per classificare i sistemi di automazione degli edifici, sia in ambito residenziale che non
residenziale. Queste quattro classi, da D ad A, non hanno corrispondenza diretta con le classi di efficienza energetica dell’edificio e dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), espresse in kWh/m2 · anno, ma rappresentano sistemi di automazione con efficienza energetica crescente:

• Classe D “NON ENERGY EFFICIENT”: comprende gli impianti tecnici tradizionali e privi di automazione e controllo, non efficienti dal punto di vista energetico;
• Classe C “STANDARD” (riferimento): corrisponde agli impianti dotati di sistemi di automazione e controllo degli edifici (BACS) “tradizionali”, eventualmente dotati di BUS di comunicazione, comunque a livelli prestazionali minimi rispetto alle loro reali potenzialità;
• Classe B “ADVANCED”: comprende gli impianti dotati di un sistema di automazione e controllo (BACS) avanzato e dotati anche di alcune funzioni di gestione degli impianti tecnici di edificio (TBM) specifiche per una gestione centralizzata e coordinata dei singoli impianti. “I dispositivi di controllo delle stanze devono essere in grado di comunicare con il sistema di automazione dell’edificio”;
• Classe A “HIGH ENERGY PERFORMANCE”: corrisponde a sistemi BAC e TBM “ad alte prestazioni energetiche” cioè con livelli di precisione e completezza del controllo automatico tali da garantire elevate prestazioni energetiche all’impianto. “I dispositivi di controllo delle stanze devono essere in grado di gestire impianti HVAC tenendo conto di diversi fattori (ad esempio, valori prestabiliti basati sulla rilevazione dell’occupazione, sulla qualità dell’aria ecc.) ed includere funzioni aggiuntive integrate per le relazioni multidisciplinari tra HVAC e vari servizi dell’edificio (ad esempio, elettricità, illuminazione, schermatura solare ecc.)”.

I sistemi di automazione, controllo e regolazione, sono essenziali per l’efficienza energetica degli edifici, consentono agli impianti di adattarsi in tempo reale alle condizioni climatiche, alle esigenze prestazionali e di comfort, e consentono il monitoraggio dei consumi in modo da favorire una migliore consapevolezza dell’utente circa l’impatto dei propri comportamenti sui consumi energetici.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI
• Il comma 10, par. 3.2, dell’Allegato 1 al Decreto Interministeriale 26 maggio 2015 “Requisiti Minimi” (Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici), per gli interventi di nuova costruzione e ristrutturazioni importanti di I livello di edifici non residenziali, impone il conseguimento di un livello minimo di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie e degli impianti termici corrispondente alla classe B della norma UNI EN ISO 52120-1.
• Il punto g), art. 4, del Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016 “Conto Termico” (Aggiornamento della disciplina per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili) estende l’ammissibilità agli incentivi fiscali all’installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione contabilizzazione del calore).
• L’art. 11 dell’allegato A del Decreto Ministeriale 06 agosto 2020 “Requisiti tecnici Ecobonus” (Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd. Ecobonus.) ammette l’ammissibilità agli incentivi fiscali degli interventi di installazione e messa in opera, nelle unità abitative residenziali, di dispositivi e sistemi di Building Automation, incentivati al 65-70% oppure al 110% se “trainati” dal Superbonus.
• Il criterio 4.3.6 dell’allegato 1 al Decreto Ministeriale 23 giugno 2022 “C.A.M.” (Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi.), nell’affidamento del servizio di prestazione energetica (EPC), attribuisce un punteggio premiante al progetto che, per l’uso di impianti tecnologici, di climatizzazione e di illuminazione, prevede un sistema di automazione, controllo e gestione tecnica delle tecnologie a servizio dell’edificio (BACS – Building Automation and Control System) corrispondente alla classe A.

Sussiste l’obbligo di asseverazione solo per gli edifici di tipo non residenziale sottoposti ad interventi di nuova costruzione o ristrutturazione importante di I livello; in tutti gli altri casi:
• edificio non residenziale sottoposto ad interventi di ristrutturazione importante di II livello o riqualificazione energetica
• edificio residenziale sottoposto ad un qualsiasi intervento l’asseverazione può essere eseguita su espressa richiesta e\o volontà della committenza.

NORMATIVA TECNICA
• UNI EN 52120-1:2022 (Prestazione energetica degli edifici – Contributo dell’automazione, del controllo e della gestione tecnica degli edifici – Parte 1: Quadro generale e procedure) che ha sostituito, a partire dal 4 novembre 2022, la UNI EN 15232-1:2017, definisce l’elenco di tutti i sistemi di controllo, automazione e gestione tecnica dell’edificio, in grado di influenzarne la prestazione energetica; per ogni sottosistema individua una serie di funzioni, ciascuna caratterizzata da una classe di efficienza.
• UNI/TS 11651: 2023 (Procedura di asseverazione per i sistemi di automazione e regolazione degli edifici in conformità alla UNI EN ISO 52120-1) che ha sostituito, a partire dal 9 febbraio 2023, la UNI/TS 11651:2016.

CORRELAZIONE TRA BACS ED APE
Precisiamo subito che l’attuale scenario legislativo/normativo, non consente di integrare la presenza dei sistemi BACS all’interno del calcolo energetico e dell’APE, né tantomeno il software presente sul mercato. Di conseguenza la procedura di asseverazione eseguita ai sensi della UNI/TS 11651, consente di soddisfare il requisito minimo normativo o il criterio ambientale minimo di riferimento senza che ciò impatterebbe direttamente sulla prestazione energetica dell’immobile (e quindi sulla sua classificazione energetica) stimata secondo le consuete procedure di calcolo. Nelle diagnosi energetiche, è possibile stimare i risparmi di energia primaria non rinnovabile sulla base del Metodo dei BAC Factor descritto al paragrafo 7 della norma UNI EN ISO 52120-1, adottando i fattori di efficienza contenuti nei paragrafi A1 e A2 dell’Appendice A della medesima norma. La formulazione semplificata applica i fattori di efficienza in termini di pesi ponderali nei confronti di alcuni dei contributi tipici del calcolo del fabbisogno energetico:

Sistema di riscaldamento: 

Sistema di raffrescamento:

Sistema di ventilazione:

Sistema di illuminazione:

Acqua calda sanitaria:

In cui:

• QH,Tot,BAC è l’energia totale per il riscaldamento, riferita a una classe di efficienza BAC;
• QH,nd,B, QH,sys rappresentano, rispettivamente, il fabbisogno di energia per il riscaldamento dell’edificio e le perdite energetiche del sistema di riscaldamento;
• QC,Tot,BAC è l’energia totale per il raffrescamento, riferita a una classe di efficienza BAC;
• QC,nd,B, QC,sys rappresentano, rispettivamente, il fabbisogno di energia per il raffrescamento dell’edificio e le perdite energetiche del sistema di raffrescamento;
• WH,aux , WC,aux indicano l’energia elettrica ausiliaria rispettivamente per i sistemi di riscaldamento e i sistemi di raffrescamento;
• WH,aux,BAC , WC,aux,BAC indicano l’energia elettrica ausiliaria rispettivamente per i sistemi di riscaldamento e i sistemi di raffrescamento, riferite ad una classe di efficienza BAC;
• WV,aux , WL indicano, rispettivamente, l’energia elettrica ausiliaria per i sistemi di ventilazione e l’energia elettrica per l’illuminazione;
• WV,aux,BAC , WL,BAC indicano, rispettivamente, l’energia elettrica ausiliaria per i sistemi di ventilazione e l’energia elettrica per
l’illuminazione, riferite ad una classe di efficienza BAC;
• fBACS,h,ref, fBACS,c,ref, fBAC,el,ref sono, rispettivamente, i fattori di efficienza BAC per l’energia termica e per l’energia elettrica riferiti alla classe BAC scelta come riferimento;
• fBAC,h , fBAC,c , fBAC,el sono, rispettivamente, i fattori di efficienza BAC per l’energia termica e per l’energia elettrica, riferiti ad una classe di efficienza BAC.

I fattori BACS possono essere usati per determinare il risparmio di energia in termini percentuali [%] passando da una classe di efficienza di partenza scelta come riferimento (tipicamente C o D) ad una classe di efficienza più performante (tipicamente A o B).

VALUTAZIONE DI MASSIMA DELL’IMPATTO DEI BACS SULL’APE (ESEMPIO PRATICO)
Consideriamo un appartamento (residenziale) che presenta il seguente APE iniziale, redatto col software DOCET (ITC-CNR), unica automazione presente termostato caldaia:

Stesso risultato si ottiene con lo strumento veloce di calcolo (inserendo in esso i valori del suddetto APE):

La sola presenza del termostato caldaia, colloca in classe D l’efficienza BACS per la UNI EN 52120-1 (come si evince dalla seguente tabella 1, tratta dalla Guida Schneider Electric 2016, vedi riga 1 “controllo automatico centralizzato”, residenziale, casella grigia corrispondente classe D):

Tabella 1 – Elenco delle funzioni di controllo in relazione alle classi di efficienza BACS.

Ora rifacciamo lo stesso calcolo aggiungendo semplicemente un controllo di zona (testine termostatiche in ogni ambiente), la classe di efficienza BACS sale a classe C (linea 2 della tabella 1) ed otteniamo i seguenti risultati dell’APE:

Stesso risultato si ottiene con lo strumento veloce di calcolo:

Come si può evincere l’APE è passato da classe E a classe D con la semplice aggiunta di controllo di zona mediante testine termostatiche. Continuiamo a spingere sull’automazione (anche se solamente sull’impianto di riscaldamento), aggiungendo il Bilanciamento statico per emettitore e bilanciamento dinamico di gruppo (al collettore di zona) in comunicazione tra di loro, ed un controllo sulla presenza, in modo da raggiungere la classe A dei BACS, (si ricorda che ai sensi della UNI EN ISO 52120-1, sarebbe sufficiente la classe B per l’accesso alle agevolazioni).

Tabella 2 – Fattori di efficienza BACS per l’energia termica negli edifici residenziali.

Poiché tali tipi di controllo non sono previsti nel software, faremo un altro ragionamento, utilizzando i fattori di risparmio BACS (UNI EN ISO 52120-1. Tabella da guida Schneider 2016): nell’APE precedente avevamo EPgl,nren, = 223,4 KWh/m2 · anno (indice prestazione globale non rinnovabile), corrispondente alla classe energetica D, e poiché dalla seguente tabella 2 si evince che passando da una classe BACS C (precedente) alla classe A (raggiunta con l’installazione delle suddette automazioni) si ottiene un risparmio del 19% (A/C), si ottiene il nuovo valore di EPgl,nren, = 180,95 KWh/m2 · anno.

Utilizzando lo strumento di calcolo rapido, inserendo in esso tale valore, si ottiene:

CONCLUSIONI

1. L’aggiunta delle automazioni al solo impianto di riscaldamento, ha provocato il salto di 2 classi energetiche sull’APE (dalla classe E iniziale alla classe C finale);
2. Se aggiungessimo altre automazioni (ad esempio sull’acqua calda sanitaria ACS ecc.) avremmo ulteriori miglioramenti della classe energetica riportata nell’APE;
3. Anche se al momento non ci sono raccordi normativi e software che mettano in correlazione le classi BACS con l’APE, ciascun professionista può effettuare una valutazione di massima col metodo qui proposto;
4. I miglioramenti di classe energetica dovuti all’installazione delle automazioni, con conseguente miglioramento della classe BACS, possono comunque essere riportati nei software agendo su alcuni dati di input (a seconda dei software), ad esempio aumentando i rendimenti degli impianti delle percentuali di risparmio ricavati dai fattori BACS ecc. In tal modo, oltre l’asseverazione, il professionista può certificare un nuovo APE (con le dovute considerazioni caso per caso).

Articolo a cura di Egidio Fortunato, Pasquale D’Affuso, Angelo Murgieri.

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