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Home / Glossary / Generatore asincrono

Una macchina elettrica asincrona viene utilizzata come generatore soltanto quando le potenze in gioco sono contenute e principalmente quando è alimentata da un sistema polifase (rete di distribuzione nazionale). La macchina è costituita da due parti, una fissa, lo statore ed una mobile, il rotore. Sullo statore vengono disposte un certo numero di coppie di bobine opposte fra loro (coppie di poli), tali coppie sono sfasate nello spazio e alimentate con correnti sfasate nel tempo, generano un campo magnetico rotante all’interno dello statore. Il circuito rotorico può essere costituito da ‘p’ circuiti chiusi in cortocircuito, dove, sotto l’effetto del campo magnetico rotante viene indotta una corrente circolante. Ciascuno di questi circuiti viene denominato fase rotorica e la corrente indotta in ciascuna di queste, crea a sua volta un campo magnetico rotante con senso opposto a quello dello statore; se il polo del rotore e quello dello opposto a quello dello statore; se il polo del rotore e quello dello statore sono dello stesso tipo, essi si respingono e il rotore si mette in moto. A questo punto la macchina asincrona per poter funzionare come generatore, tramite il motore primo, deve portare il rotore ad una velocità n, superiore a quella di sincronismo n_0 del campo magnetico rotante di statore (determinata dalla frequenza f della rete, cui sono collegati gli avvolgimenti aventi p coppie polari). In questa condizione, la macchina, mentre eroga potenza attiva verso la rete prevalente, assorbe contemporaneamente potenza reattiva per tenere alimentato il campo magnetico rotante.